mercoledì 30 aprile 2008

Seminario di Formazione



I RIFIUTI: UNA STORIA CAPACE DI FUTURO


Istituto Comprensivo "Federico II"
Istituto Comprensivo "Lorenzo Lotto"
Istituto Comprensivo "San Francesco"
Programma
venerdì 9 maggio ore 20.00
Leonello Negozi - Presidente Circolo Legambiente "Azzaruolo"
Fabiano Belcecchi - Sindaco di Jesi
Bruna Aguzzi - Assessore Politiche Educative
Gilberto Maiolatesi - Assessore all'Ambiente
Gianluca Fioretti - Sindaco di Monsano
Proiezione del film: Biùtiful cauntri
Il docu-film sull'ecomafia e le discariche di rifiuti tossici in Campania premiato con la mensione speciale al Torino Film Festival
Allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Un educatore ambientale che lotta contro i crimini ambientali. Contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche.Storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio.Siamo in Italia, nella regione Campania dove sono presenti 1200 discariche abusive di rifiuti tossici. Sullo sfondo una camorra imprenditrice che usa camion e pale meccaniche al posto delle pistole.Una camorra dai colletti bianchi, imprenditoria deviata ed istituzioni colluse, raccontata da un magistrato che svela i meccanismi di un’attività violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo, di qualsiasi altro fenomeno criminale.Ci siamo chiesti come sia possibile che nel 2007, in Italia, si possa vivere così.
sabato 10 maggio 0re 8.30
TITO VEZIO VIOLA Università de l'Aquila
Consumi come mappa dell'immaginario
KATIA LE DONNE Ufficio Scientifico Legambiente
Aspetti sociali, economici ed ecologici della questione rifiuti
VANESSA PALLUCCHI Presidenta Legambiente Scuola e Formazione
I rifiuti come "risorsa" educativa
LUIGI GIANPAOLETTI Presidente Soci "Coop Adriatica"
Quando la spesa non pesa sull'ambiente: vuoti a rendere, ritiro oli esausti, riduzione imballaggi e prodotti sfusi
PATRIZIA BARBARESI Dirigente Futura Spa
Differenzazione dei rifiuti aziendali
Coffee break
BRUNA BERNARDINI Legambiente Scuola e Formazione Marche
I rifiuti nella letteratura e nell'arte
FRANCESCA TURANO Operatrice CEA di Urbino
L'officina del riuso

martedì 29 aprile 2008

GAGLIOLE - Il parco della preistoria




Domenica 11 maggio


Partenza: Ore 8.20 (Stazione di Jesi)
Ritorno: Ore 20.05 (Stazione di Jesi)
Pranzo : Al sacco
Descrizione itinerario
Dalla stazione di Gagliole si percorre una strada di terra sino ad arrivare all'imbocco della Valle dell'Elce, e si prende una carrareccia che porta in salita sino in prossimità di Case Pianelle (m 550ca). Da qui inizia un giro ad anello all'interno della valle sino alla grotta dell'Elce, nel corso della quale saranno illustrate le peculiarità geologiche e si visiterà un giacimento fossilifero.
Terminato l'anello interno, per comoda carrabile tra prati in piena fioritura si sale sino al centro storico di Gagliole, ove è prevista la sosta per il pranzo.
Dopo pranzo si visiterà il Museo di Storia Naturale.
Il ritorno si sviluppa per comode strade poderali sino alla località La Forca: dopo aver attraversato la strada provinciale, si prende una carrabile molto panoramica che in circa 4 Km, passando per Case Feggiano porta alla stazione di Castelraimondo.
IL PARCO DELLA PREISTORIA
Il parco della preistoria è stato istituito nel settembre 2007, a testimonianza dell'eccezionale valore riconosciuto alla Valle dell'Elce non solo dal punto di vista naturalistico ma, ed è questa la novità, anche geologico e storico-artistico. E sono proprio le caratteristiche geologiche e storiche della prima parte della storia umana, che vengono approfondite nel corso dell'escursione, che si svolge nel giorno previsto per l'iniziativa “Voler Bene all'Italia” (http://www.piccolagrandeitalia.it/), la festa dei piccoli comuni promossa da Legambiente.
Grado di difficoltà
TURISTICO = Poco impegnativo; su mulattiere e/o sentieri evidenti. Richieste conoscenza ambiente montano e preparazione fisica alla camminata.
Dislivello: Metri 450 circa. Tempo: Ore 5.00 escluse le soste
Accompagnatore
Paolo Belelli, Stefano Piazzini, Vitaliano d'Addato – LEGAMBIENTE
Giorgio Pergolini ( 3284587710 ) - CAI ANCONA
Quota partecipazione
Euro 7.02 - SOCIO LEGAMBIENTE Euro 4.48 (comprende: viaggio in treno da Jesi + contributo spese organizzazione).
Prenotazione: OBBLIGATORIA entro le ore 12.30 del sabato precedente presso la biglietteria Trenitalia di Jesi
ORARIO: Lu, Ma, Me, Sa.....6,30 – 12,30
Gi, Ve..................6,30 – 19,30
Do.....................13,30 – 19,30
Equipaggiamento
OBBLIGATORIO - Calzature da trekking.
CONSIGLIATO - Giacca a vento, mantella impermeabile, cappello, ricambio di indumenti, borraccia, zaino.

giovedì 24 aprile 2008

GUALDO TADINO - Traversata da GUALDO TADINO a FOSSATO DI VICO


Quando: Domenica 27 aprile
Partenza: Ore 8.20 (Stazione di Jesi)
Ritorno: Ore 20.05 (Stazione di Jesi)
Pranzo: Al sacco
Descrizione itinerario
Dalla stazione di Gualdo Tadino, m 470 cittadina medioevale sorta dalle ceneri dell'antico comune romano di Tadium, si raggiunge e si attraversa il centro storico per dirigersi verso la località Sorgenti della Rocchetta, da dove su carrareccia, tra ripide pareti rocciose, si percorre la Valle del Fonno, attraversata dal torrente Feo, tra il monte Serra Santa ed il monte Penna.
Per sentiero si sale nel bosco al fontanile di Campitella (m 900) e poi, su prati, fin sopra le Balze del Mezzogiorno (m 1100). Qui si apre un meraviglioso panorama. Costeggiando il monte Serrasanta per boschi e ampi prati si scende verso la verde vallata di Val Sorda (m 1035) e l'isolato rifugio del CAI di Gualdo Tadino alle pendici del monte Maggio.
Dal rifugio in direzione ovest, in quota si superano alcune isolate costruzioni e si risale il fosso di Bastia (lungo intaglio fra il monte Maggio ed il monte Senate) piegando poi a sinistra verso le balze rocciose, dove inizia il sentiero balcone della “Passaiola”. Parzialmente ricavato, per circa 500 m nella roccia, il sentiero permette viste aeree sulla valle e sui monti circostanti.
Per prati si prosegue verso il monte Cime di Mutali dove si trova un importante impianto eolico, per pendii erbosi e carrarecce si scende verso il paese di Fossato di Vico, si attraversa il borgo medioevale dominato dal Roccaccio e in breve si giunge alla stazione ferroviaria.
Grado di difficoltà
Escursionistico = mediamente impegnativo; prevalentemente su sentieri e/o tracce di passaggio su terreno vario; possibilità di nevai residui, singoli passaggi esposti, pendii ripidi. Richiesta esperienza e conoscenza dell'ambiente montano e buon allenamento alla camminata.
Dislivello Metri 900 circa
Tempo Ore 7.00
Accompagnatore Giorgio Pergolini ( 3284587710 ) - CAI ANCONA
Quota partecipazione
SOCIO LEGAMBIENTE 6.52 Euro (comprende: viaggio in treno + contributo spese organizzazione).
Prenotazione OBBLIGATORIA
entro le ore 12.30 del sabato precedente presso la biglietteria Trenitalia di Jesi
TRENITALIA
Biglietteria stazione Jesi
ORARIO:
Lu, Ma, Me, Sa.....6,30 – 12,30
Gi, Ve.....................6,30 – 19,30
Do.........................13,30 – 19,30
Equipaggiamento obbligatorio
Scarponi da trekking
Equipaggiamento consigliato
Giacca a vento, mantella impermeabile, cappello, ricambio di indumenti, borraccia, zaino.
Nota
La partecipazione implica l'osservanza delle disposizioni degli accompagnatori CAI in merito al comportamento da tenere in montagna

mercoledì 23 aprile 2008

Ti ricordi Cernobyl


Giovedì 24 aprile c.m. in occasione dell'anniversario dell'incidente alla centrale ucraina del 26 aprile 1986 i volontari del Circolo Legambiente “Azzaruolo “ di Jesi saranno in Piazza della Repubblica per lanciare un appello a Comuni, Province e Regioni perché si dichiarino “territori contrari alla produzione e all’uso di energia nucleare”; vietino “l’installazione di centrali che sfruttino l’energia atomica” e garantiscano “la massima trasparenza e partecipazione nel processo di individuazione sul territorio dei siti di stoccaggio per le scorie derivanti dalle centrali dismesse dopo il referendum del 1987”.
“A ventidue anni da Cernobyl nessuno dei problemi di allora è stato minimamente risolto – afferma il vicepresidente del Circolo Legambiente “Azzaruolo “ di Jesi Vincenzo Russo – scorie radioattive, sicurezza degli impianti, rendono inutilizzabile il nucleare. Inoltre è da sfatare il luogo comune che l'energia nucleare sia a più basso costo rispetto alle produzioni tradizionali. Per il nostro Circolo da anni solidale verso le popolazioni della Bielorussia che ancora oggi pagano le conseguenze di quel tragico incidente il NO al nucleare è un SI alle opportunità offerte dalle fonti rinnovabili, le uniche in grado di far raggiungere all’Italia l’obiettivo europeo al 2020 del 30-20-20 (30% di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, 20% di efficienza e 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili)”.
Il 26 aprile 1986 un incidente alla centrale nucleare di Cernobyl ha causato uno dei peggiori disastri della storia civile contemporanea. Il fallout radioattivo ha interessato oltre 150.000 chilometri quadrati di territorio esteso tra Bielorussia, Ucraina e Russia e ha coinvolto più di sei milioni di persone. In molte regioni, soprattutto in Bielorussia, la popolazione vive ancora oggi a livelli di radioattività esorbitanti; la centrale di Cernobyl è chiusa ma ancora non è stato realizzato nessuno intervento di messa in sicurezza. L’Italia ha bandito il nucleare con un referendum nel 1987 ma oggi c’è chi vorrebbe reintrodurlo, anziché mettere mano ad una seria politica energetica basata sulle energie rinnovabili.