lunedì 21 luglio 2008

Progetto Solidarietà Biellorussia


Un'ambulanza e un endoscopio monitorizzato per l'ospedale di Vetka. Il progetto Chernobyl 2008 continua a compiere passi da gigante.
Domani pomeriggio infatti ripartirà il viaggio della solidarietà in Bielorussia: il gruppo composto dai Vigili del fuoco Serafino Mandolini resp. del distaccamento di Jesi, Roberto Paoletti, ingegnere nucleare presso la sede di Ancona e da Vincenzo Russo, Coordinatore del progetto e volontario del Circolo Azzaruolo di Jesi di Legambiente, dopo aver percorso 2600 km raggiungerà martedì prossimo l'ospedale di Vetka per consegnare un'ambulanza e un endoscopio monitorizzato acquistati grazie ai fondi messi a disposizione grazie alla Fondazione Premio Vallesina.
Per realizzare tutto ciò gli ambientalisti si sono avvalsi del coordinamento operativo della Coo.s.s Marche.

Importantissima è stata anche la collaborazione di Regione Marche, Provincia di Ancona, Arpam, Comune di Monsano, Comune di Jesi, Asur n.5, Vigili del Fuoco, Sogenus Spa, Asur Marche 5, Banca Popolare di Ancona, Multiservizi Spa, Automoda, Effe Auto, Trillini Toyota, Fiat Scortichini Pigliapoco, Unipol, Futura, Arcadia Grafica Digitale.

Il circolo ambientalista jesino è da tempo impegnato in progetti di accoglienza di bimbi bielorussi e nella realizzazione di un sistema di scambi formativi e aiuti direttamente sul territorio bielorusso contaminato dalle radiazioni dell’incidente di Chernobyl del 1986.

Tutto ciò rientra nell'ambito del percorso già intrapreso da Legambiente nazionale, un progetto unico in Italia che si estende alle città di Dobrush e Vetka.
L’integrazione di aiuti diretti e scambi formativi tra enti, quali l'Ospedale Provinciale di Vetka e di Jesi, il settore Vigili del fuoco di Dobrush e il sistema Protezione Civile delle Marche coincide continua a favorire una maggiore efficienza della solidarietà internazionale proposta.

Il 25 luglio prossimo, anche Franco Iantosa, medico chirurgo dell’Asur n 5 di Jesi, raggiungerà la struttura ospedaliera di Vetka per l'inaugurazione del primo scambio formativo avviato tra una struttura ospedaliera delle Marche (quella di Jesi) ed una bielorussa (quella di Vetka appunto)

E' da sottolineare che il progetto 'Chernobyl 2008' ricopre anche un ruolo storico-politico rilevante per l'impegno per la libertà e la pace nella lotta al nazi-fascismo. Infatti durante l'ultimo conflitto mondiale, migliaia di soldati italiani perirono lungo l’estenuante ritirata dalla Russia e molti furono seppelliti nei cimiteri della Regione di Gomel, attuale territorio Bielorusso.

Pertanto in occasione di questo progetto di solidarietà grazie all'apporto dell'ANPI (Associaz Naz Partigiani d'Italia) e dell'UNIRR (Unione Naz Reduci della Russia), alcuni volontari contatteranno i responsabili di associazioni analoghe in Bielorussia con l'obiettivo di individuare nei cimiteri della Regione di Gomel le salme dei nostri soldati italiani per un eventuale rimpatrio.

Propro di questo il coordinatore del progetto Vincenzo Russo accompagnato da una delegazione di Legambiente ha discusso in questi giorni prima a Roma con l’Ambasciatore Bielorusso a Roma Aleksei Skripko e poi ad Ancona con il prefetto Giovanni D’Onofrio. Entrambe le autorità hanno espresso parole di elogio, assicurando la massima collaborazione. Ed ieri infine anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto salutare con una lettera la spedizione sottolineando l'importanza del volontariato che “ci dà fiducia- è riportato nella nota- in quella volontà di partecipazione e in quello sforzo consapevole, solidale e creativo, che contribuiscono a costruire una società, libera e aperta”.

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