domenica 5 aprile 2009

lettera aperta all'assessore regionale Paolo Petrini sulla riconversione ERIDANIA-SADAM di Jesi



Egregio Assessore,
con riferimento al dibattito avvenuto nel Consiglio Regionale del 9 dicembre 2008 in occasione della presentazione della mozione n° 309 avente con oggetto “Situazione Eridania- Sadam” ed alla luce del prossimo incontro a Roma del 7 aprile presso il Ministero dell'Agricoltura, vogliamo inviarLe due nostre osservazioni, che elenchiamo di seguito:

a) Impatto ambientale
Lei ha affermato: “Perché nell’ambito dell’accettabilità sociale di queste riconversioni non si può, facendosi magari scudo anche dei lavoratori, procurare maggior disagio alla popolazione, ma ci si orienta verso un disagio minore. Questo è un orientamento che non solo è presente, ripeto, nella proposta Sadam di Jesi, ma che può essere ancor più raggiunto, se occorre, attraverso un’ulteriore riduzione di questa potenza”.
Noi condividiamo con Lei l'esigenza di ridurre il disagio alla popolazione. Ad oggi, constatiamo che sul tema dell'impatto ambientale abbiamo solo le dichiarazioni dell'Azienda, che dovranno essere confermate dalla Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA).
b) Piano Energetico Ambientale Regione (PEAR)
Lei ha affermato: “Come ci siamo mossi su questo? Ci siamo mossi all’interno di orientamenti che sono internazionali (protocollo di Kyoto), europei (vi ricordo la norma del 20-20-20, così come quello dell’addizionamento dei carburanti attraverso bio-combustibili per il 5,75% entro il 2010) e non ultimo, come era assolutamente ovvio, attraverso le norme che ci siamo dati, cioè il PEAR
Noi non riteniamo che il piano di riconversione Eridania – Sadam rispetti le linee guida presenti nel PEAR.

Estratto dal Piano Energetico Ambientale Regione
“Tre sono gli assi principali e costitutivi del PEAR: 1) risparmio energetico; 2) impiego delle energie rinnovabili; 3) ecoefficienza energetica con particolare riferimento alla produzione distribuita di energia elettrica ed energia termica (filiera corta). ...
Le motivazioni a favore della generazione distribuita in cogenerazione (filiera corta) sono:
• ...utilizzo congiunto di energia elettrica e di energia termica ...;
• ...biomasse disponibili in loco ...;
• ...minori perdite nella rete di trasmissione e di distribuzione ...;
• ...condizioni per una consistente sicurezza nell’approvvigionamento elettrico;
• ...diluire l’impatto da emissioni in atmosfera;
• ...il sistema imprenditoriale marchigiano potrebbe cogliere l’opportunità per divenire, insieme alle istituzioni e agli enti locali, attore protagonista nel mercato libero dell’energia;
• ...occupazione qualificata e diffusa sul territorio per la progettazione, la realizzazione, la gestione e la manutenzione degli impianti;
• ...creare i presupposti infrastrutturali per l’utilizzo delle celle a combustibile...”

Per la Presidenza del Circolo Legambiente Azzaruolo di Jesi permettere l'installazione di un'altra centrale nella bassa Vallesina, che è classificata dalla regione stessa “Zona ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA)”, dove già è installata una potenza efficiente lorda del 86% di tutta l'energia elettrica prodotta nella regione Marche ed il 40 % dell'energia consumata nel 2007, vuol dire non seguire le indicazioni del PEAR nel suo terzo asse (generazione distribuita) e rendere l'economia marchigiana meno competitiva.
Accorciare la filiera, cioè ridurre la distanza tra il luogo di produzione e quello di utilizzo di energia, rende più competitivo il sistema economico marchigiano.


Nella stessa riunione del Consiglio Regionale l'Assessore all'Industria, all'Energia ed alle Fonti Rinnovabili Fabio Badiali evidenziava come “il problema dell’occupazione è drammatico per tutti e quindi anche per la nostra regione”.
La questione ora è come uscire da questa crisi mondiale e da questa riconversione più forti e più coesi? Questa è la sfida a cui la politica non si può sottrarre se non abdicando al proprio compito.
Noi riconfermiamo l'impostazione generale del PEAR e le sue linee di azione strategiche della politica integrata energetico-ambientale. Lavorare per questa scelta ci farà uscire dalla crisi più forti e con maggiori opportunità occupazionali.

Nella vicenda Eridania-Sadam questa visione è stata confermata anche dalle prese di posizioni di diversi operatori economici e da diverse amministrazioni locali del territorio.
Non va altresì dimenticato, che su quest'area è presente anche un'altra richiesta: l'installazione di due nuove centrali per complessivi 580 MW presso l'API di Falconara.

Fiduciosi che alla fine le sue decisioni sapranno essere in linea con le linee di azione del PEAR votato dal Consiglio Regionale nella scorsa legislatura, Le inviamo i nostri migliori auguri di un buon lavoro.

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