martedì 12 febbraio 2008

MAL'ARIA


I VOLONTARI DEL CIRCOLO LEGAMBIENTE 'AZZARUOLO'
IN PIAZZA CONTRO LO SMOG

Jesi (AN) - Torna Mal'aria la storica campagna delle lenzuola bianche contro l'inquinamento atmosferico. I volontari del Circolo di Legambiente 'Azzaruolo' di Jesi saranno in Piazza della Repubblica domani (sabato 9 febbraio) a partire dalle ore 9.00 per consegnare ai cittadini che le chiederanno le lenzuola “No allo Smog”. I cittadini appenderanno poi per un mese le lenzuola alle proprie finestre, tappezzando così le strade più trafficate della nostra città con le lenzuola anti-smog.

“Non serve un miracolo per rendere migliore l'aria della tua città. Alzati e cammina. Questo è lo slogan della campagna mal'aria 2008”- ha dichiarato Leonello Negozi Presidente del Circolo Legambiente Azzaruolo di Jesi – con un così alto numero di auto in circolazione, secondo Confartigianato un auto ogni 1,5 abitanti di Jesi, scelte politiche precise ed azioni concrete non bastano da sole, è indispensabile anche la condivisione e la partecipazione degli attori fondamentali di questo processo di cambiamento: i cittadini”.

“Per la comunità scientifica e per le grandi istituzioni internazionali non c'è dubbio: respirare le polveri sottili è un importante causa di morte o di malattia, soprattutto per il cuore ed i polmoni.” - riporta l'opuscolo di Legambiente, che sarà distribuito domani insieme alle lenzuola e che prosegue - “Il primo bersaglio per le PM10, ma soprattutto per le PM2,5, è l'apparato cardiovascolare, tanto che due terzi di tutte le morti sono dovute ad infarti, insufficienza cardiaca, morti improvvise per aritmia, o ictus. Inoltre respirare queste polveri porta ad una infiammazione delle vie respiratorie che favorisce lo sviluppo di bronchiti, polmoniti, asma infantile, malattia polmonare ostruttiva cronica, enfisema polmonare. Più alta è la concentrazione di PM10 nella giornata, più frequenti sono i ricoveri al pronto soccorso per bronchiti e polmoniti acute”. A Jesi in questi primi periodo del 2008 abbiamo avuto il 63 per cento delle giornate che hanno sforato i limiti di legge che sono di 50 μg/mc. La situazione è veramente preoccupante

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